Adesso è il momento giusto per fare il Trekking del Cristo Pensante, ovvero per raggiungere la cima del Monte Castellaz a Passo Rolle (TN). La pazza folla di turisti se n’è andata e il sole non è più così forte. La salita può spaventare, ma è peggio vederla che farla. Se presa con calma, non è poi così dura e, in ogni caso, la fatica è ampiamente ripagata dal panorama che è, a dir poco, folgorante. La vista delle Pale, così vicine, può dare il capogiro! O… può causare momenti di vera e propria euforia!
Dopo aver parcheggiato a Passo Rolle dovete, innanzi tutto, raggiungere il Rif. Capanna Cervino, superato il quale dovrete prendere il sentiero R01 che affronta sul lato sinistro (non seguite la traccia di destra) il fiero Castellaz.
Il sentiero ghiaioso e roccioso sale ripido sul fianco sinistro della montagna solitaria e, in breve, la cima è conquistata. In questo tratto i vostri amici quadrupedi non avranno alcun problema, voi, invece, dovete prestare un po’ più d’attenzione a dove mettete i piedi, anche se la tentazione di guardarsi intorno è forte. Arrivati in cima nessun ostacolo potrà più impedirvi di godere di una vista a 360°. Ammirazione ed estasi vi invaderanno su questo balcone dolomitico che si affaccia sull’intera catena settentrionale delle Pale di San Martino e sul Passo Rolle.
Ad accogliervi, sulla cima, troverete la statua del Cristo Pensante che assorto e distratto ammira eternamente l’immensità di ciò che ha davanti. Mai stanco, mai pago. Esattamente come vi sentirete voi. Persino la vostra espressione assomiglierà alla sua. Non avrete alcuna voglia di scendere. L’unico motivo che può indurvi ad andarvene è il numero di persone che incontrerete. Purtroppo è diventata meta assai turistica, perciò vi suggerisco di andarci ora e non durante le vacanze estive.
Arrivato il momento di rientrare, dovrete proseguire e scendere sul lato opposto, quello che guarda verso l’amena Val Venegia (altra meta imperdibile). Questo sentiero (sempre l’R01) è meno ripido, meno roccioso e un po’ più lungo rispetto a quello di andata.
Scesi dal Castellaz sarete messi di fronte ad una scelta: rientrare più rapidamente seguendo il sentiero di destra o proseguire dritti verso la Baita Segantini. Ovviamente è d’obbligo passare per questa nota Malga, soggetto (giustamente) inflazionato di fotografi e amatori.
Da qui si scende nuovamente a Capanna Cervino e poi a Passo Rolle.
Il mio consiglio è quello di portarvi il pranzo al sacco e gustarvelo in cima al Castellaz, altrimenti troverete ristoro sia a Capanna Cervino (raggiungibile in macchina per la cena) che a Baita Segantini.
Se vi è piaciuta questa passeggiata, sono certa che amerete anche l’Anello delle Malghe a San Martino di Castrozza (TN)
SCHEDA
DIFFICOLTA’: (E) medio.
DISLIVELLO: 400 m di dislivello circa.
LUNGHEZZA: 8 km circa.
TEMPO DI PERCORRENZA: ore 2.40 circa in movimento (4/5 ore incluse le soste).
PERIODO DELL’ANNO: primavera, estate, autunno. Evitare la seconda metà di luglio e il mese di agosto per l’eccessivo afflusso di gente e per il sole troppo forte.
PUNTI DI APPOGGIO E RISTORO DOG FRIENDLY: Capanna Cervino (all’esterno e all’interno) e Baita Segantini (solo all’esterno).
PILLOLA CINOFILA: è ormai confermato dalla scienza che il collare e il suo erroneo utilizzo provoca danni alla cervicale, alla colonna vertebrale e alla trachea. Inoltre, provoca danni a livello sociale. Da una parte strattoni e costrizione fisica inflitti dal proprietario mineranno la fiducia nello stesso, dall'altra i movimenti inconsulti di collo e corpo lanceranno segnali di minaccia verso gli altri cani, causando malintesi nella comunicazione. La soluzione a questi problemi è la pettorina. L’utilizzo della pettorina e di un guinzaglio lungo (1,5 metri che diventano 3 metri) o lunghina (in ambienti non urbani) gestiti in modo morbido e rilassato permettono di rispettare il benessere del cane e danno la possibilità al binomio cane-proprietario di imparare a camminare insieme in modo armonioso e rispettoso, privo di conflitti ed equivoci.
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