bisogna sapersi adeguare ai bisogni etologici del cane, quindi a quelle che sono le sue caratteristiche fisiologiche e comportamentali. Umanizzare, diversamente da come si pensa, non significa dare più valore al cane, non significa amarlo di più, ma anzi vuol dire negare quello di cui esso ha realmente bisogno. Quello che definiamo “viziare” è in realtà una forma di maltrattamento. L’umanizzazione, o antropomorfizzazione, può essere considerata una forma di negazione dei reali bisogni psico-fisici dell’animale poiché, di fatto, sminuisce il cane non riconoscendogli le sue caratteristiche specie-specifiche. L’uomo, purtroppo, è sempre il termine di paragone, è l’unità di misura con cui misurare e giudicare qualunque altra specie vivente.
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