Durante i giorni di quarantena, mi sono ancor più resa conto di quanto sia importante la flessibilità cognitiva, ovvero, che i nostri cani abbiano una mente flessibile. Al periodo di fermo forzato che stiamo vivendo, ci sono soggetti che si adattano più o meno bene, anche in base all’ambiente in cui sono inseriti, ma non solo. Cani con un quotidiano rigido e ripetitivo, fatto di giorni sempre uguali, si adattano ai cambiamenti nello stile di vita con maggior difficoltà, invece, cani che hanno un quotidiano variabile per quantità e qualità di esperienze, hanno meno difficoltà di adattamento.
Uma, nel bene o nel male, si è abituata sin da subito ad una vita varia, poco ripetitiva, fatta di giornate più impegnative e giornate più lente, annoiate, sonnolente. Anche nei periodi più routinari, le passeggiate sono sempre diverse, per tipologia e lunghezza. Questo l’ha resa più adattabile alle situazioni e ai cambiamenti .
È importantissimo rompere gli schemi. Rompere gli schemi significa essere più flessibili ed essere più flessibili significa essere più adattativi. Alla luce di questo, lavorare sulla flessibilità cognitiva dei nostri cani è di primaria importanza se vogliamo che sappia rispondere ai cambiamenti e alle difficoltà della vita con resilienza.
Lascia un commento