Da diverso tempo bazzico in queste zone collinari con Uma e mai ero salita al Santuario della Madonna della Salute (o Chiesetta Rossa). Ho rimediato poco tempo fa percorrendo l’Anello del Castellaro, soddisfacendo, così, un piccolo desiderio. Il Santuario è un luogo davvero speciale, non solo per la sua grandiosa bellezza, ma anche per la vista a 360° gradi che si gode da lì, nonostante la modesta altezza del colle su cui è adagiato.
Si parte dal parcheggio della Villa Marini Rubelli e da lì, con il parcheggio alle spalle, si segue la strada principale verso destra fino ad incrociare, sempre sulla destra, Via Castellaro. Noterete anche il primo segnavia relativo all’Anello del Castellaro (riportante il n° 02). Salite lungo Via Castellaro fino al segnavia n° 03 che conduce in mezzo alle vigne.
Seguendo il sentiero verso il basso si intravede a destra il segnavia n° 04 che vi porterà dentro al bosco.
Il grazioso boschetto, purtroppo, non dura così a lungo come avrei desiderato (sono gli ambienti preferiti di Uma) e sbuca dopo qualche minuto su una strada, dapprima asfaltata e poi sterrata, che conduce attraverso una bella zona residenziale. Usciti dal bosco seguite questa strada verso sinistra. Non preoccupatevi se per un po’ non scorgerete altri segnali. State attenti ai cani, questo tratto non è molto trafficato, ma potreste incrociare le auto dei residenti.
Seguendo le solite numerazioni crescenti ai vari incroci vi troverete a salire lungo una strada cementata che si inoltra nel bosco e che conduce ad una piccola gradinata in pietra che sale direttamente al Santuario.
Girate intorno al Santuario e godetevi ogni singolo scorcio.
Quello che si vede da qui vi lascerà senza fiato: la Rocca di Asolo con i suoi dolci Colli, gli altri Colli Ezzelini (Collalto e Colle San Lorenzo), il Massiccio del Grappa. Che meraviglia.
Seguendo le numerazioni progressive siete arrivati ormai al numero 18, ed è proprio questo il numero che dovete cercare per imboccare il sentiero di ritorno. Troverete il segnavia più o meno di fronte alla Chiesa Rossa e sul ciglio destro della strada.
Seguendo il sentiero giungerete a fianco di una bella casa, proseguite a destra ancora nel bosco fino a conclusione dell’anello. Attenzione ai cani, perché sbucherete direttamente sulla strada principale e può essere pericoloso se non li avete a guinzaglio.
Da qui avete due scelte: andare a sinistra e al parcheggio di Villa Marini Rubelli, oppure, visto che l’anellino è soli di 3 km abbondanti, girare a destra e andare a fare anche l’Anello del Collalto. Se decidete per questa opzione, seguite le indicazioni presenti nell’articolo: Piccolo anello del Collalto – San Zenone degli Ezzelini (TV). Io vi consiglio caldamente di proseguire e aggiungere altri 4/5 km alla vostra passeggiata. In questo modo camminerete un totale di circa 8 km, ma salendo non più di 200 m di dislivello. Perfetto per trascorrete la giornata all’aria aperta e in un ambiente vario e ameno.
Se proprio non volete farvi mancare nulla, come me, prenotate un posto in veranda all’Agriturismo al Portego, oppure portatevi a casa un po’ dei loro prodotti. Ne vale la pena!
SCHEDA
ACCESSO: dal parcheggio di Villa Marini Rubelli a San Zenone degli Ezzelini (TV) verso Via Castellaro.
DIFFICOLTA’: (T) facile.
DISLIVELLO: m 80 circa.
LUNGHEZZA: 3,30 km circa.
TEMPO DI PERCORRENZA: un’ora e un quarto circa.
PERIODO DELL’ANNO: tutto l’anno. Meglio evitare le ore estive centrali per via di caldo e afa.
PUNTI DI APPOGGIO E RISTORO DOG FRIENDLY: l’Agriturismo al Portego nei pressi (possibilità di sedersi all’esterno o in veranda).
PILLOLA CINOFILA: Avere due (o più cani) è come averne uno? Decisamente no. Se volete prendere il secondo cane per far compagnia al primo sappiate che l'impegno per voi sarà doppio e non solo economicamente parlando (aspetto che va seriamente preso in considerazione visto che le cure ordinarie e, soprattutto, quelle straordinarie sono costose). Infatti, prendere il secondo cane non vi esonera dal dedicare ad entrambi del tempo di qualità. Toglietevi dalla testa che se lasciati a casa o in giardino da soli se la passino tra loro. Non è così. Trascorreranno la maggior parte del tempo a dormire e ad aspettare il vostro ritorno e le vostre proposte. Se poi le razze sono differenti e, dunque, differenti le loro motivazioni, vocazioni e attitudini diventa necessario proporre loro cose diverse. Non sempre sarà possibile fare tutto tutti insieme. Potreste ritrovarvi con un cane che adora la compagnia di altri cani e le socializzazioni e l'altro che detesta la compagnia perché gli basta (e avanza) quella del proprietario; potreste avere un cane sportivo e dinamico, sempre pronto ad accogliere ogni proposta e quello più solitario e indipendente che se gli tirate la pallina vi guarda come se foste scemi o, ancora, quello a cui basta giusto fare due passi, qualche attività a basso consumo e poi mettersi a pancia all'aria, magari sui vostri piedi. Potrei andare avanti all'infinito con esempi di questo tipo. Questo significa che se non si vuole forzare e stressare da una parte e frustrare e deludere dall'altra, si deve proporre loro cose diverse e dividere il tempo a disposizione tra uno e l'altro. A tutto questo, si aggiunge la differente età dei cani. Quindi, prima di cedere al desiderio di prendere il secondo (o terzo o quarto) cane, meglio riflettere bene su quanto tempo (e voglia) avete di impegnarvi fino in fondo per il loro benessere.
Lascia un commento